Chi ci guadagna dalla sentenza di cassazione sulla canapa light?
Ci bobbiamo porre una sola domanda.
Chi ci guadagna dalla sentenza della corte di cassazione sui derivati della canapa industriale?
Quando ormai è dimostrato che la canapa cosidetta light sta togliendo centinaia di milioni di euro, accertati, alle mafie organizzate ogni anno, (Leggi…), (Leggi…).
Quando la Direzione nazionale Antimafia dal 2015 chiede la legalizzazione (addirittura) della Cannabis, come mezzo per togliere introiti alle mafie, qui puoi leggere la relazione della DnA integrale.
- “FORTISSIMA NEL NORD. In particolare, nel Nord Italia, il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e la Toscana sono territori in cui l’organizzazione reinveste i cospicui proventi della propria variegata attività criminosa, nel settore immobiliare o attraverso operatori economici. Piemonte e Valle d’Aosta, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna ed Umbria sono regioni in cui, invece, vari sodalizi hanno ormai realizzato una presenza stabile e preponderante, talvolta soppiantando altre organizzazioni criminali. Alcune indagini hanno rivelato un rapporto tra la ndrangheta, esponenti di rilievo delle istituzioni e professionisti – legati anche a organizzazioni massoniche e ai servizi segreti – di piena intraneità, al punto da giocare un ruolo di assoluto primo piano nelle scelte strategiche dell’associazione, facendo parte di una ‘struttura riservata’ di comando.”
Quando l’intero pianeta sta andando in una direzione contrapposta a quella italiana, riconoscendo i benefici e non dei cannabinoidi presenti nella canapa.
Domandiamoci “Chi ci guadagna?”
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